Si è spento questa mattina nella sua casa a Los Angeles Leonard Nimoy, 84 anni il mese prossimo, conosciuto al grande pubblico come il signor Spock di Star Trek. Da tempo era affetto da una gravissima malattia polmonare, come lui stesso aveva reso noto via Twitter l’anno scorso. Nonostante la sua popolarità sia dovuta soprattutto all’ufficiale vulcaniano a bordo dell’Enterprise nella nota serie tv e nei film che sono poi seguiti, la sua è stata una carriera lunghissima sia nel piccolo che nel grande schermo come attore, regista, sceneggiatore e doppiatore, ma al di fuori di questo ambiente si era cimentato anche come scrittore, musicista, poeta e fotografo, realizzando anche alcune mostre.

Nato a Boston il 26 marzo 1931, Leonard Simon Nimoy era figlio di immigranti ebrei provenienti dall’Ucraina, per la precisione di un barbiere ed una casalinga. Inizia a recitare all’età di 8 anni, ottenendo a 17 il suo primo ruolo principale in uno spettacolo teatrale. Studia fotografia all’Università della California, non ottenendo la laurea, mentre si diploma successivamente al Boston College conseguendo un Master of Arts in Scienze dell’Educazione ed un dottorato onorario alla Antioch University in Ohio. La sua carriera inizia con piccoli ruoli in alcuni film minori ed in alcune serie tv, ma come anticipato il ruolo per cui è noto è quello del signor Spock, un umano-vulcaniano nella prima serie televisiva di Star Trek, messa in onda dal 1966 al 1969: ottenne così ben tre candidature agli Emmy per la sua recitazione. Prima del successo dovuto a Star Trek possiamo vedere Nimoy in più di cinquanta film o spettacoli televisivi, come per esempio il suo ruolo di sergente nell’esercito nel thriller fantascientifico Assalto alla Terra (1954). Dal 1969 al 1971 prende parte alla serie spionistica Missione impossibile nei panni di un agente dell’IMF esperto prestigiatore. Nel ’71 recita assieme a Yul Brynner e Richard Crenna nel film western Catlow, mentre negli anni successivi appare in svariati film tv, tra i quali Una donna di nome Golda che gli vale la candidatura agli Emmy come miglior attore non protagonista. Prende parte anche a numerose serie tv, come per esempio Undicesima ora, Perry Mason o Tenente Colombo, mentre nel 1978 assume i panni di uno psichiatra in Terrore dallo spazio profondo, un remake del noto L’invasione degli Ultracorpi. Dall’anno successivo ritorna ad interpretare il signor Spock nei sei film di Star Trek girati assieme al cast originale fino al 1989, due dei quali con lo stesso Nimoy come regista (Star Trek III: Alla ricerca di Spock e Star Trek IV: Rotta verso la terra, di cui è anche sceneggiatore) mentre in Star Trek VI: Rotta verso l’ignoto è attore, produttore e sceneggiatore. Doppierà in seguito anche la serie animata ed alcuni videogiochi e recita infine uno Spock più anziano in Star Trek (2009) e Into Darkness – Star Trek (2013) diretti da J. J. Abrams. Nel marzo 2010 ha annunciato il suo ritiro dalle scene, anche se ha fatto un paio di comparse nella serie tv Fringe ed alcuni cameo in Transformers 3 e The Big Bang Theory.

Molti i messaggi che arrivano dai social network per ricordarlo. Citiamo su tutti quello di William Shatner, il capitano Kirk in Star Trek: “Per me era un fratello. Ci mancheranno il suo umorismo, il suo talento e la sua capacità di amare.” Anche la nostra astronauta Samanta Cristoforetti lo saluta citando l’augurio vulcaniano che l’ha reso famoso: “Lunga vita e prosperità, Mr Spock!” Concludiamo infine con l’ultimo tweet postato qualche giorno fa dallo stesso Leonard Nimoy sul suo profilo: “La vita è come un giardino. I momenti perfetti capitano, ma non puoi trattenerli se non nella memoria. Live Long And Prosper [Lunga vita e prosperità].”