Si è spento ieri nella sua casa di Los Angeles, in cui viveva da molti anni, l’attore australiano Rod Taylor, a qualche giorno dal suo ottantacinquesimo compleanno. È stata la stessa figlia, Felicia Taylor, ex giornalista per la CNN, a confermare la notizia sul decesso del genitore. Incarnazione dell’eroe virile nell’età dell’oro di Hollywood, nei suoi circa 60 anni di carriera ha realizzato i film più diversi.
Rodney Stuart Taylor, nato a Lidcombe, un sobborgo di Sidney, l’11 gennaio 1930, era l’unico figlio di William Stuart Taylor, un imprenditore di costruzioni in acciaio, e di Mona Stewart Taylor, autrice di giochi e libri per bambini. Nella città natale frequentò l’Accademia Tecnica e delle Belle Arti, diventando per un breve periodo un pittore prima di dedicarsi alla recitazione. Decisivo per lui fu quando vide recitare Laurence Olivier in un tour in Australia: da quel momento decise di diventare un attore. Le sue prime esperienze di teatro e cinema le realizzò nella terra di origine, ma quando negli anni ’50 si spostò a Hollywood cominciò ad ottenere ruoli di rilievo. Il primo di questi fu accanto a Bette Davis nel film del 1955 Il favorito della grande regina, a cui seguirono Il gigante (1956) con Elizabeth Taylor e James Dean, e L’albero della vita (1957), ma il film che gli regalò la fama fu L’uomo che visse nel futuro (titolo originale: The Time Machine), tratto dall’omonimo libro di H. G. Wells, in cui interpretò il ruolo del protagonista, l’inventore George Wells, che compie una serie di viaggi a bordo di una macchina del tempo da lui costruita. Il suo ruolo più memorabile lo otterrà però nel 1963, quando Alfred Hitchcock lo scelse per interpretare l’intraprendente avvocato Mitch Brenner nel suo thriller Gli uccelli, accanto a Tippi Hedren. Lo ritroviamo anche nel film del 1970 Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni, un simbolo della controcultura americana, o come doppiatore del dalmata Pongo ne La carica dei 101. Ha preso parte anche ad alcune serie televisive, come Hong Kong (1960-1961), o ha partecipato a qualche episodio nelle più recenti serie La signora in giallo o Walker Texas Ranger. È apparso per l’ultima volta nel film del 2009 di Quentin Tarantino Bastardi senza gloria nel ruolo di Winston Churchill.
Queste le parole che la sua collega Tippi Hedren, anche lei ottantaquattrenne, ha voluto rilasciare al giornale People per ricordare Taylor: “Era un collega formidabile e una vera forza della natura. Eravamo davvero buoni amici. Era una delle persone più divertenti che ho mai incontrato e aveva tanta classe.”