Da ormai un anno a questa parte il rap italiano è stato letteralmente invaso da un nuovo suono, che è quello della trap. Questo sottogenere ha iniziato a influenzare tantissimo la scena, che è uscita dallo stallo in cui era caduta, un po' per cavalcare l'onda della novità, un po' invece per contrastarla e riaffermare la propria roba. Tutto questo ha fatto sì che nascesse anche una vera e propria scuola, con tanti rapper emergenti, che magari fino ad ora non avevano semplicemente trovato la propria dimensione o che si sono semplicemente trovati molto bene su suoni meno classici. Tra questi c'è sicuramente Tedua, all'anagrafe Mario Molinari, artista originario di Cogoleto, nella periferia di Genova, e che si ritrova improvvisamente ad essere tra i principali centri di questa new school, dato che ha dato i natali anche ad Izi, altra next big thing del rap. Tedua fa la spola tra Genova e Milano per vivere e questo influenza chiaramente la sua musica. Come tanti altri, inizia la propria carriera con il freestyle sotto il nome Incubo, per poi pubblicare le prime cose con il soprannome Duate (temendo la facilità con cui Incubo poteva essergli rigirato contro nelle lotte di freestyle). Nel capoluogo lombardo diventa anche coinquilino di Rkomi e inizia a formare con i rapper emergenti delle crew, ovvero la Zona4Gang e la Wild Bandana (nata nel 2008 a Genova, in cui spicca il nome del suo concittandino Izi), termini che poi ritornano spesso nelle intro dei suoi pezzi. Tedua si fa subito notare per una caratteristica: rappa spesso fuori tempo, quasi completamente. Questo è probabilmente sia la sua forza che il suo punto debole. È infatti una cosa quasi completamente nuova in Italia e va a colpire una delle fondamenta del rap, che è proprio quella di andare a tempo sulla base. La cosa però gli riesce bene e quindi sta riuscendo alla fine a conquistarsi il suo spazio con qualcosa di nuovo. Escono dunque Aspettando Orange County e poco dopo il mixtape Orange County, che farà da base proprio ad Orange County California, uscito per Universal il 13 gennaio e che già dal titolo manda richiami agli Stati Uniti e al bellissimo stato della California.

Il disco

L'album si apre subito con tre tracce con featuring. L'apertura è lasciata a "Circonvalley", che ha subito un sound e un testo spensierati. Il pezzo vede una delle tre strofe di Izi nel progetto e i due parlano del loro pubblico e di come cercano la serenità. Spicca qua per la prima volta l'utilizzo del Verlan, che è un linguaggio gergale usato in Francia, il quale consiste nell'inversione delle sillabe delle parole, per ottenere neologismi. Subito dopo c'è "00", che ha uno stile meno trappeggiante e più classico per i canoni del rap, anche perchè sulla traccia c'è Rkomi, coinquilino di Mario e che è forse l'esponente della new school che più è attaccato a uno stile di rap classico. "00" è presente anche nell'EP Dasein Sollen dell'artista milanese. Nella canzone viene tracciato un quadro della vita di strada che hanno vissuto, con uno stile non troppo pesante, ma che risulta molto orecchiabile e credibile. Dopodichè troviamo il primo singolo (nella tracklist, il video di "Lezione" è uscito prima) ed uno dei pezzi di maggior successo, ovvero "Lingerie", con Sfera Ebbasta. È il primo video di un pezzo di Tedua girato con una certa professionalità e il risultato è ottimo, come dimostrano le views e la risonanza avuta grazie al prodotto finale. Il quartiere e la zona di provenienza dei due artisti sono il focus della traccia. Il rapper poi inizia a farsi vedere anche da solo e forse, quando non è accompagnato da qualcuno, denuncia ancora qualche debolezza. I pezzi in singolo infatti che non siano dei freestyle (suo campo da gioco preferito), come appunto "Wasabi Freestyle" e "No Snitch Freestyle" non hanno lo stesso impatto all'ascolto, stucca un po' alla lunga infatti il suo stile, che viene realmente variato solo in poche occasioni, con i versi spezzettati e il cantato a farla da padrone. Il suo flow è molto innovativo per lo stile italiano, ma Tedua sembra ancora esserci un po' troppo attaccato, cambiando solo quando si tratta di cantare e facendo sentire chiaramente le radici da freestyler quando bisogna chiudere le rime. Per fare il salto di qualità dovrà iniziare a sperimentare anche cose diverse, ma, per ora, va benissimo così. In "Lezione" Mario ci racconta un po' di eventi della sua vita su una base resa quasi mistica dalle note di un pianoforte. "Buste della Spesa" è il secondo singolo ed è un pezzo che mette in piena evidenza quanto detto sopra sul suo stile. La base richiama molto la California, che è un po' la metafora dell'LP, con anche delle chitarre in sottofondo. Dopodichè, c'è quello che è con tutta probabilità è il pezzo più di successo dell'album, ovvero "Fifty Fifty", con Ghali, ovvero colui che sta riscuotendo più successo sul web grazie al sound trap. Il pezzo ha tutto, un testo impegnato, ma non troppo, e una base molto orecchiabile, quasi ballabile. Il milione di riproduzioni su Spotify, senza avere un video di supporto, sta a dimostrare la validità della traccia. In "Step by Step" con Bresh, altro socio di vecchia data, torna a parlare del quartiere e dei suoi amici. Forse questa è la collaborazione che dice un po' di meno nell'opera, con Bresh che sforna una strofa discreta, ma che non spicca sulle altre.

Al decimo posto troviamo la titletrack, ovvero "OC", che non poteva non avere il campionamento della sigla della famosa serie TV omonima e ambientanta proprio nello Stato americano. L'idea funziona, con Tedua che decide di parlare della sua gioventù, facendo un po' il parallelismo con la serie Tv, che aveva per protagonisti propri dei ragazzi. "Ci Vuole Poco" è forse la traccia inedita (nel senso che non era contenuta nei mixtape che hanno fatto da base all'album) più riuscita. La canzone vede la collaborazione di Laïoung, artista con radici italiane e sierraleonesi, nato in Belgio, e che ha girato il mondo prima di decidere di sbarcare in Italia. Con il suo stile festaiolo, la sua enorme energia positva e dei testi che sanno essere sia profondi che spensierati, si candida ad essere uno dei prossimi big della scena e anche in questa traccia con Tedua il suo tocco fa fare un balzo in avanti importante a un pezzo che forse senza avrebbe detto poco. "Pugile" è l'ultimo singolo in ordine cronologico ed è un altro degli inediti, in cui Mario inizia ad effettuare i primi esperimenti, per modificare quello stile che fa un po' da filo conduttore a tutto l'LP e che alla lunga stanca un po'. Potrebbe essere un trampolino per un secondo album più variegato. Intanto "Pugile" mette in mostra un testo meno in stile libero e più ragionato, che fa coppia con una produzione che si discosta un po' dal resto delle tracce. La cosa sembra essere piaciuta al pubblico, dato che in un mese il pezzo ha registrato un milione di views ed è stato passato ripetutamente da Hip Hop TV. "Pegaso" è uno dei pezzi meno riusciti. Non aggiunge infatti quasi nulla al disco e il riferimento mitologico viene sfruttato un po' poco, con Tedua che nel testo fa molti riferimenti alle difficoltà della vita, argomento toccato però già abbondamente nel resto dell'album. Quest'ultimo si dovrebbe concludere con il remix di "Pensa se Piove", pezzo conscious pubblicato quando ancora Mario si faceva chiamarae Duate. Il condizionale è d'obbligo, perchè c'è un bonus, ovvero "Revolver Freestyle", posse track che vede la partecipazione di Sfera Ebbasta, Rkomi, Izi e il francese Coyote Jo Bastard. Quest'ultimo inizia a farsi conoscere in Italia, dato che ha recentemente collaborato anche con Sfera. Anche la produzione è francese, firmata da Neoz412.

Produzioni e featuring

Il direttore artistico del progetto è Chris Nolan, che firma buona parte delle tracce (1, 3, 4, 5, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15). Chris è attualmente uno dei produttori che meglio sa mischiare le sonorità rap con la trap, facendo nascere dei pezzi misti, che possono piacere ai fan di entrambi i generi. C'è poi Charlie Charles (tracce 2, 6, 8) vero re della trap in Italia, che però qua fa sentire cose un po' diverse dal suo solito e più adatte allo stile di Tedua. C'è anche un cameo di Sick Luke, produttore con un sound fortemente trap che si sta facendo conoscere per i suoi lavori con la Dark Polo Gang e che firma "No Snitch Freestyle". C'è poi una base estera, per "Revolver Freestyle", con Neoz412 che dà un tocco di esoticità all'album. Infine dà il suo tocco anche Laïoung, nel pezzo che vede la sua strofa e anche nel singolo "Pugile", che sono infatti due tra le tracce meglio riuscite dell'album e in cui Tedua sperimenta qualcosa di diverso rispetto al resto dei pezzi. Per le collaborazioni, sono praticamente tutti amici e soci di Mario. Izi fornisce fornisce ben tre strofe, anche se in "Circonvalley" non dà proprio il meglio di sè, con un testo un po' troppo semplice. C'è poi Sfera Ebbasta, che porta il suo rap cantato con estrema efficacia. Rkomi, che come già detto è suo coinquilino, Bresh, che è probabilmente quello che passa un po' più inosservato, Ghali, che firma come la solito una hit, e Laïoung.

Considerazioni finali

Voto 7: Orange County California è un altro album proveniente direttamente dalla nuova scena, dove si mischiano sonorità rap e trap, per portare una ventata di aria fresca nella scena. Tedua dà una buona prova delle sue capacità, facendo vedere grandi capacità nell'incastrare le rime, facendosi notare per uno stile diverso tendente al fuori tempo (per spezzare un po' lo schema del "è bello solo se va a tempo") e mettendo per iscritto la sua bravura nel freestyle. Forse in questo disco ha osato un po' poco, perchè l'omogeneità dello stile è quasi eccessiva e viene spezzata solo verso la fine, con "Ci Vuole Poco" e "Pugile", in cui fa vedere di poter essere bravo anche scrivendo rime meno in stile libero e più legate fra di loro. Resta comunque la bontà del progetto, che ha sonorità variegate e può piacere sia al pubblico più giovane, che si sta approcciando al rap italiano con questa nuova ondata, sia a coloro che invece seguono il rap in Italia da più tempo. Le prospettive per altri lavori di successo da parte di Tedua ci sono tutte.

Traccia top: "Fifty Fifty" - feat. Ghali. È il pezzo che meglio racchiude lo stile di Tedua, sembra spensierato per come è cantato, ma al tempo stesso ha cose da dire. Mario poi qua per la prima volta dà un accenno di alternanza tra versi da freestyler e rime più scorrevoli e articolate, dando un primo saggio della sua bravura. Ghali con la sua esoticità dà il tocco in più che permette alla canzone di essere una hit senza essere un singolo.

Traccia meno riuscita: "Pegaso". Non si può parlare di flop, ma con un nome così altisonante ci si sarebbe aspettati qualcosina di più. Il riferimento mitologico viene sfruttato un po' poco e il testo, pur ben articolato e profondo, non aggiunge nulla di nuovo all'album e l'essere in fondo alla tracklist fa sì che il rischio oblio sia concreto.

Menzione d'onore: "Ci Vuole Poco" - feat. Laïoung. È un pezzo che merita molta considerazione. Laïoung aggiunge veramente un tocco importante, che fa fare alla traccia un salto di qualità notevole. Tedua, dando comunque buona prova di sè, qui passa quasi in secondo piano. L'energia del rapper multietnico è travolgente e si sente sia nella sua strofa che nella base, co-prodotta con Chris Nolan. Sentiremo parlare molto di questo "Giovane Leone".

Tracklist

1. Circonvalley - feat. Izi (prod. Chris Nolan)
2. 00 - feat. Tedua (prod. Charlie Charles)
3. Lingerie - feat. Sfera Ebbasta (prod. Charlie Charles)
4. Wasabi Freestyle (prod. Chris Nolan)
5. Lezione (prod. Chris Nolan)
6. Buste Della Spesa (prod. Charlie Charles)
7. No Snitch Freestyle (prod. Sick Luke)
8. Fifty Fifty - feat. Ghali (prod. Charlie Charles)
9. Step By Step - feat. Bresh (prod. Chris Nolan)
10. OC (California) (prod. Chris Nolan)
11. Ci Vuole Poco - feat. Laïoung (prod. Chris Nolan & Laïoung)
12. Pugile (prod. Chris Nolan & Laïoung)
13. Telefonate - feat. Izi (prod. da Chris Nolan)
14. Pegaso (prod. Chris Nolan)
15. Pensa Se Piove (Rmx) (prod. da Chris Nolan)
16. Revolver Freestyle (prod. da Neoz)