Achille Lauro, all'anagrafe Lauro De Marinis, è sicuramente nella top ten dei personaggi più controversi della scena rap italiana. Sin da subito ha attirato l'attenzione di molti, grazie ad uno stile molto inconsueto, tragressivo, quasi arrogante verrebbe da dire. La prima cosa che balzava all'occhio era la sua precisa scelta di non farsi mai vedere in volto, primo a prendere una decisione del genere (seguito poi da Mezzosangue) e che Lauro così ha commentato: "Le parole arrivano lo stesso, la faccia non è importante". Vezzo abbandonato solo con l'arrivo di un'esposizione mediatica relativamente importante. Oltre a questo, bisogna aggiungere gli argomenti molto controversi contenuti nei suoi testi. Droga, spaccio, quartieri malfamati, criminalità e tutta una serie di fatti che di solito vengono quasi censurati persino dagli organi d'informazione sono invece presentissimi nelle sue canzoni e sono il fil rouge di praticamente tutte le sue opere. I primi a dargli fiducia e riconoscergli delle caratteristiche diverse dall'enorme massa di artisti emergenti sono stati Marracash e Shablo, che lo hanno messo sotto contratto per Roccia Music. Marra in lui ha sempre visto un percorso simile al proprio, fatto di strada e "wildlife". Il disco "Dio c'è" è stato un successo nell'underground e ha reso Achille Lauro un punto fermo del rap italiano. Poi però l'artista romano ha deciso di fare il passo successivo. Ha lasciato l'etichetta che lo ha lanciato, ringranziandola per avergli fornito delle basi solide e definendo Marracash "un fratello". Da qui la decisione di mettere su un collettivo proprio, chiamandolo No Face Agency. Lauro ha così riunito produttori con cui si è trovato meglio durante la sua carriera artistica e ha sfornato "Ragazzi Madre", disco in cui il rapper romano dà toni ancora più cupi alla sua storia e spiega come si possa, almeno in parte, uscire da una situazione complicata come la sua, grazie alla musica. Il titolo ha una doppia chiave di lettura. Oltre che un riferimento ai ragazzi che tengono gli ovuli di droga nella pancia, Achille Lauro vuole far luce sulla figura di quei giovani che crescono in fretta nei quartieri difficili e poi fanno appunto da "madri" agli altri bambini, insegnandogli la vita di strada.

Il disco

La tracklist si apre con "Teatro & Cinema", pezzo un po' di presentazione per quello che sarà il mood dell'LP e ultimo singolo uscito. Subito dopo troviamo "Ulalala", canzone che forse sta riscuotendo più successo tra il pubblico, dato il sound molto orecchiabile, e che parla di droga, argomento quasi immanente per Lauro. Sulla traccia con Achille troviamo Gemitaiz, praticamente sempre presente nei suoi dischi. Il rapper della Tanta Roba Label sembra proprio trovarsi a suo agio sulla base, sfornando una strofa di buon livello, in cui spiega come ci si senta ad essere arrivati dalle stalle alle stelle. Recentemente Achille Lauro ha dichiarato che il pezzo doveva essere ancora più pesante ed esplicito, ma che è stato convinto dai suoi produttori a censurare alcune parti, forse proprio questo fa sì che alla fine risulti paradossalmente essere un pezzo quasi leggero da ascoltare e che, soprattutto, entri in testa facilmente. La terza traccia è uno dei due "prequel" di "Ragazzi Madre". Sono praticamente delle skit (termine usato nell'hip hop per definire dei piccoli sketch durante il disco) molto brevi, con cui si vuole dare ancora più peso alla traccia che sta per arrivare. Infatti a seguire c'è "Ragazzi Madre", la title track, in cui viene spiegato come Achille sia cresciuto, tra spaccio di cocaina per sopravvivere e il giro frequentato da lui quando era giovanissimo. Sicuramente non sono cose facili da ascoltare o accettare, ma il quadro che viene dipinto è molto chiaro. Manco a dirlo, dopo c'è "Latte in polvere", chiaro riferimento sempre alla cocaina, rappato insieme a Sedato Blend e Simon P, della Quarto Blocco, storica crew romana, il cui produttore è fratello proprio di Lauro. Non a caso nel video del pezzo i tre si tengono il naso, proprio a mimare la tipica pippata di chi fa uso della polvere bianca. Dopo tutta questa droga, serve alleggerire un po' il disco. Achille lo fa in parte con "Maharaja", pezzo dalla base estremamente danzereccia, ma che continua a battere il tasto sulla vita spericolata, con stavolta però l'obiettivo dichiarato di fare più successo e soldi possibili, come da ritornello: "Muoio co' un tesoro qua, frà, maharaja/ La pancia come un'anatra, paté foie gras/ Passo in una Cadillac, frà, Obama/ Fuori una parata frà, paparapà". Il mood da "fastlife" continua con "Fuc Remix", remix appunto di un pezzo della BPR Squad, altra crew romana. Il ritornello è preso direttamente dalla canzone originale, mentre nelle strofe Achille continua a raccontare di spaccio e di come la cosa, unito alla musica, lo stia portando lentamente alla fama.

Non manca però l'ironia tipica di Achille. L'ottava traccia "Amico del quore", parla di un amico di Lauro che non è proprio uno stinco di santo, anzi. Anche qui spaccio, furti e crimini sono il piatto forte, ma il tutto è raccontato in toni quasi scherzosi, che fanno sì che la traccia resti molto in testa. Il titolo del pezzo successivo è "Profumo da donna". Achille Lauro infatti vuole da sempre andare contro allo stereotipo dell'uomo superiore a tutto, in primis alla donna. Spesso in video si fa riprendere con occhiali da donna o vestiti piuttosto femminili. Adesso la cosa sta lentamente prendendo piede anche tra altri artisti, ma al rapper romano va riconosciuto il merito di essere stato il primo a lanciare la cosa. Anche in questo pezzo spadroneggiano criminalità e rivalsa. Poi il disco ha quasi un twist improvviso. In tutto questo quadro di degrado, nemmeno troppo in punta di piedi, subentra un po' d'amore. "Amore & Grammi" infatti è un pezzo molto toccante, che vede la partecipazione di Fred de Palma, anch'esso passato per Roccia Music, che canta con estrema efficacia il ritornello. Nella traccia viene raccontato come possa essere complicata una relazione all'interno di un quartiere dove bisogna essere dei criminali per sopravvivere. Dopo il secondo prequel, c'è la traccia che ha sicuramente acceso di più le discussioni nel mondo dell'internet. "Coca Cola Light" si può considerare il singolo di lancio di "Ragazzi Madre" e, oltre ad avere molto partircolare e psichedelico, ha delle frecciatine che subito hanno scatenato la dietrologia delle masse. La prima strofa infatti potrebbe contenere un dissing (rime fatte per attaccare qualcun'altro) alla Dark Polo Gang, crew romana che sta riscuotendo un successo clamoroso facendo però musica anche molto criticata. Ecco quindi che i versi "Dentro un quartiere così/ Questi qui non ci sono mai stati /Questi che dicono "vendo la droga" /Sperando di andare di moda/ Al collo hanno dieci collane/ Ma quando passiamo /nascondono l'oro/ Io li conosco, uno per uno/ I più grandi gli levano il fumo/ Le madri gli parano il culo/ Passami quella boccetta/ Che mischi con quella bevanda gassata" troverebbero una spiegazione molto diretta. Infatti "al collo hanno dieci collane" potrebbe essere un riferimento al banger "Pesi sul collo" della Dark, così come "Passami quella boccetta/ che mischi con quella bevanda gassata" è un chiaro riferimento al Purple Drank, droga che sta iniziando a prendere ultimamente piede tra i giovani. A onor il vero però questa è pubblicizzata più da Sfera Ebbasta che dalla Polo Gang. Achille Lauro non ha preso posizione ufficialmente, ma le frecciate (e in generale l'intero pezzo) sembrano essere dirette a qualcuno di specifico, forse non sapremo mai la risposta esatta, ma un po' di pepe non è detto che faccia male. Penultima traccia è "Barabba II", sequel di Barabba, title track del primo mixtape di Achille. Il nome della traccia, che prende spunto dal celeberrimo ebreo liberato al posto di Gesù nonostante i crimini commessi, dice già tutto. Infine in chiusura c'è un pezzo più canonico rispetto al resto del disco. "Ascensore per l'inferno" stacca infatti dal resto del disco e Lauro ne approfitta per parlare di argomenti meno originali, ma non per questo di minor spessore, traendo spunto per il titolo dall'omonimo film. La traccia, che è quasi una confessione da parte del rapper, vede il ritornello di Coez, il cui timbro vocale esalta la profondità del pezzo.

Collaborazioni e produzione

Il disco, oltre a quella di Achille Lauro, vede la presenza di Gemitaiz, Fred de Palma, Coez, Sedato Blend, Simon P e QBP. Questi sono tutti amici del rapper, il quale, come dichiarato più volte, non ha voluto chiamare "esterni" per questo disco, affidandosi solo a persone con cui aveva stretto dei legami di amicizia. Addirittura l'album, data la crudezza, era stato pensato per non avere featuring, ma alla fine, facendo sentire ad altri i pezzi in studio, sono venute fuori alcune idee che non hanno fatto altro che aumentare lo spessore dell'LP. Le produzioni sono state curate quasi interamente da Boss Doms, beatmaker proveniente dal mondo dell'elettronica e che già da tempo accompagna il rapper romano. Alcune tracce sono però a quattro mani. "Maharaja" vede la partecipazione di Eddy Depha, che ha pensato basi in passato anche per la Dark Polo Gang, per Metal Carter e per Gast & Chicoria (TruceKlan). "Fuc Remix" è stata rivisitata insieme a Sick Luke, che è lo storico produttore della Dark Polo Gang e figlio del rapper Duke Montana. In "Coca Cola Light" c'è il connubio tra Boss Doms e Banf, che è stato invece uno dei beatmaker di punta del disco precedente, ovvero "Dio c'è". "Barabba II" è stato ultimato insieme a Dogs Life, mentre infine "Ascensore per l'Inferno" vede l'inserimento di Frenetik e Orang3, altri due produttori che spesso in passato hanno aiutato Achille e che possono vantare il proprio nome in altri dischi importanti, come quelli di Gemitaiz, MadMan e Noyz Narcos.

Voto finale - 7: Il personaggio è molto controverso e non ci si poteva aspettare quindi un disco semplice o partircolarmente catchie. Già dalla copertina, che presenta un Achille Lauro ai raggi x con degli ovuli in pancia, si capisce come gli argomenti non saranno quelli che normalemente vengono analizzati in un normale pranzo di famiglia. La droga, i crimini, la voglia di rivalsa, la descrizione di quartieri malfamati, tutto ha il preciso scopo di presentare la pessima realtà in cui è vissuto Achille e che la musica gli sta permettendo a poco a poco di abbandonare. L'LP è un concept album, il concetto dei "Ragazzi Madre" torna infatti praticamente in tutte le tracce. C'è anche il banger, ovvero "Ulalala", che, con un bel video, potrebbe spingere bene l'album, così come ha fatto "Coca Cola Light", grazie alle frecciatine in essa contenute. Certo, il disco può risultare estremamente cacofonico, specie per chi non è un grande fan del rapper, e la cosa probabilmente farà sì che questo non sarà il disco che farà fare il salto di qualità definitivo ad Achille Lauro, ma probabilmente questa non era nemmeno la sua intenzione. Dopo l'uscita da Roccia Music ed essersi messo in proprio, il rapper ha voluto fare un'opera che chiarisse una volta per tutte il suo background e non che catturasse nuovi fan. Si può dire che l'obiettivo sia stato centrato.

Tracklist

1 – Teatro & Cinema
2 – Ulalala ft. Gemitaiz
3 – Ragazzi Madre (Prequel)
4 – Ragazzi Madre
5 – Latte In Polvere ft. Simon P & Sedato Blend x QBP
6 – Maharaja
7 – Fuc Remix BPR squad
8 – Amico Del Quore
9 – Profumo Da Donna
10 – Amore & Grammi ft. Fred De Palma
11 – CCL (Prequel)
12 – CCL
13 – Barabba II
14 – Ascensore Per L’Inferno ft. Coez